Cinquantesimo Anniversario Atletica RCM

L’Atletica RCM Casinalbo spegne cinquanta storiche candeline risultando così tra le realtà sportive più longeve del territorio modenese.

RCM SpA desidera ringraziare tutti gli atleti, le loro famiglie e i dirigenti che con il loro impegno hanno contribuito a fare dell’Atletica RCM un punto di riferimento, non solo nella pratica sportiva ma anche nel virtuoso processo di aggregazione sociale. 

A seguito della crisi energetica del 1973 e alle conseguenti “domeniche a piedi”, si diffonde fortemente in Italia l’attività podistica e sono in migliaia a scoprire il piacere di correre (o camminare) su strada. 

Premi in natura per tutti e se c’è un prosciutto per il primo, vale la pena di impegnarsi un po’ di più!

Così nel 1975 un gruppo di amici si avvicina al mondo delle corse podistiche, cerca uno sponsor, lo trova in un’azienda che produce macchine per la pulizia industriale e fonda l’“Atletica RCM Casinalbo”. 

Incomincia cosi un lungo percorso di sport e divertimento che cresce rapidamente sia come attività praticate che come eventi e manifestazioni organizzate: una fra tutte la corsa podistica denominata ‘’Bravissima’’ con i suoi 1500 partecipanti. 

Già alla metà degli anni 80 la società decide di dedicarsi anche alle gare su pista e alla corsa campestre affiliandosi alla Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera).

Inizia così a crescere, oltre a quello amatoriale, anche un settore assoluto giovanile.

Massimo Bosi, Presidente Atletica RCM

Massimo Bosi, presidente dell’Atletica RCM anche a nome di consiglieri, allenatori, famigliari e amici, vuole ricordare che ”lo spirito che ci anima non è quello orientato ad una competitività aggressiva, ma quello di educare i giovani al puro spirito agonistico rispettoso delle regole e degli avversari creando un ambiente sereno dove ogni ragazzo possa esprimere la sua personalità e il suo valore agonistico cercando, tra le diverse discipline, quella che lo faccia emergere e che metta in luce le sue doti umane.

Siamo orgogliosi di aver fatto crescere, con questi principi, campioni regionali, italiani e atleti convocati in Nazionale, nonché di aver organizzato a Maranello tra la fine del ’90 e i primi anni del 2000, diversi campionati italiani di marcia.